world of darkness

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venerdì 14 giugno 2013

L'Autrichienne

Originariamente postato sul vecchio blog il 22 settembre 2012

Avevo già detto di essere impazzita.
Ebbene, questa affermazione è confermata dal fatto che ieri ho visto un intero film …. in francese.
Credetemi, è grave. Chi mi conosce lo sa… Ma non sarebbe mai avvenuto se non fosse che questo, come si evince dal titolo stesso del post, si riferisce alla Regina Maria Antonietta. La mia Regina sempre e per sempre.
Sapevo già che esisteva questo film, ma non avevo avuto il coraggio di guardarlo in lingua francese, dato che non è mai stato tradotto in italiano, ma sarà forse che ci stiamo avvicinando al mese di ottobre, e sono già un paio di settimane che il mio pensiero volge spesso alla Regina, così mi sono imposta di farlo … Io odio il francese, proprio non lo posso sentire, e ovviamente non ci ho capito molto (se non quelle cose vagamente comprensibili a orecchio tanto perché, storicamente, so già cos’è avvenuto e cos’è stato detto), però lasciatemi dire: questo film è ECCEZIONALE.
Ha lenito l’atroce sofferenza e il massimo disgusto che, qualche anno fa, mi aveva suscitato il film di Sofia Coppola. Meglio che non dica quello che penso in proposito perché potrei diventare volgare. E violenta.
Continuo a non capacitarmi di come possa essere considerato un capolavoro. Ma lasciamo perdere, non vale nemmeno la pena parlarne.
Torniamo piuttosto a “L’Autrichienne”. Questo film tratta unicamente gli ultimi giorni di vita della Regina, e entra nel dettaglio della buffonat… ehm, scusatemi … il processo,  che è stato (mi viene da dire allestito, chissà perché…) fatto contro di lei..
In queste scene troviamo una Regina in precario stato di salute, come fu realmente, stanca, annientata … eppure sempre fiera e orgogliosa… la si vede sempre camminare a testa alta. Insomma, per fargliela abbassare hanno dovuto recidergliela.
Maria Antonietta è interpretata dall’attrice Ute Lemper; non la conoscevo, sinceramente, ma devo dire che nel ruolo della Regina l’ho trovata perfetta, soprattutto perché riesce davvero a rendere l’idea del suo stato d’animo negli ultimi giorni della sua vita…E’ incredibile lo sgomento che si legge nei suoi occhi quando apprende di essere stata condannata a morte; lei che credeva che sarebbe stata deportata… E’ sempre stata troppo ingenua nella sua vita, la mia Regina. Questo è stato il suo errore più grande, fin dall’inizio.
Comunque, tornando al film: il processo di Maria Antonietta è presentato in modo storicamente veritiero (anche se ripeto, visto il notevole handicap della lingua francese ci ho capito poco o niente) e logicamente ero in procinto di fracassare il pc nel momento della scena che riporta la testimonianza di Hébert… in quel momento poco mi importava della lingua, so fin troppo bene cosa disse quel ……………………………………………………
quell’uomo simpatico … conoscete quel gioco secondo cui le parole si interpretano al contrario?
E’ un peccato soltanto che nel finale sia stata omessa l’esecuzione … credo che abbia un che di incisivo, e inoltre è una scena piuttosto importante, anche perché dimostra come questa donna sia andata incontro alla morte con dignità e coraggio, ma a parte per questa pecca devo dire che mi inchino davvero a questo film.. E’ un peccato anche che non ne esista una versione italiana (penso che me lo sarei gustato di più), ma sia mai … insomma, è un film ben fatto, storicamente corretto, senza romanzature, senza idiozie, senza forzature … è solo Maria Antonietta, sono solo i suoi ultimi giorni.. E si sa che quando qualcosa è fatto bene in Italia non viene preso in considerazione .. farei volentieri a meno di quell’obbriobrio improponibile della Coppola e preferirei che fosse doppiato questo in italiano… ma mi accontenterò di quello che ho visto, in fondo non servono sempre le parole…a volte anche le immagini dicono molto.. e la scena che ho amato di più e quella in cui la Regina contempla un ritratto del figlio, poi estrae un piccolo involto che teneva in seno, che ne contiene una ciocca di capelli e se la porta alle labbra piangendo … ma mi ha fatto un certo effetto anche il momento in cui vede di fronte a sé il carretto che la trasporterà al patibolo… la sua espressione … sembra quasi che stia capendo in quell’istante cosa sta per succedere davvero…quello è l’attimo del terrore… glielo si legge negli occhi …
Ma poi non ve ne è più traccia nella scena finale, quando è seduta su quel benedetto (da applicare di nuovo il giochino delle parole da leggersi con il significato inverso) carretto… lì sembra quasi serena…è chiara e palpabile la sua fierezza…




Nella conclusione di questo film, Maria Antonietta lascia lo spettatore a testa alta … in fondo nella morte è stata una vera Regina, non potrei mai far altro che inchinarmi di fronte a lei.
E’ stata forte anche se sola contro tutti.
Sarà sempre la mia Regina, ed è difficile spiegare davvero che cosa mi lega così profondamente a questo personaggio; a dire il vero è qualcosa di così solido, viscerale e intenso, che non ha una definizione precisa, né è il caso che mi profonda in intuili parole per tentare di renderlo chiaro…
Infatti sarà per questo che sento di star facendo solo casino nel mettere per iscritto la mia opinione di questo film, tanto che mi rendo conto anche di dimenticare certi passaggi: tanto per cominciare volevo accennare che è stato diretto da Pierre Granier- Deferre nel 1990, e già lo stavo per omettere, quando mi sembra il minimo…
Sarà che mi è impossibile conservare il distacco quando si tratta di questo argomento …
Per esempio, un’altra cosa che stavo tralasciando e che invece volevo segnalare? In alcune scene del film, durante la prigionia e il processo, la Regina ricorda alcuni momenti felici della sua vita… è strano che a questa venga dato così poco spazio; di solito, nei film su Maria Antonietta, tutta la tiritera di Versailles è portata all’estremo…qui invece viene dato spazio solo agli ultimi giorni di buio totale … forse avrebbe dovuto vederlo quel genio(si applichi di nuovo il gioco) di Sofia Coppola, così forse avrebbe capito che la storia di Maria Antonietta non è finita nel 1789…….
Va beh, comunque … visto che sento davvero di non star collegando le cose (e dubito che potrei far meglio in un altro momento), incollo qui di seguito il link della parte iniziale del film, per chiunque poi fosse interessanto a continuarne la visione, su YouTube è presente per intero, anche se spezzettato in 10 parti … l’ultima è l’unica parte, alla fine del video precedente, che non appare tra le anteprime correlate … bisogna cercarla direttamente … la parte 10/10, inoltre, riporta proprio la scena finale, gli ultimissimi minuti del film.
Questo è l’inizio (i primi dieci minuti) de “L’Autrichienne”: http://www.youtube.com/watch?v=jHyAmLK4hdk


C’è un altro video, poi, che mi ha colpito molto riguardo a questo film, anche se è stato semplicemente creato da un utente … è per questo che mi sento di segnalarlo:


(Il link, nel caso il video sopra non funzionasse: https://www.youtube.com/watch?v=SjUaGcfcgn0)

è intitolato Marie Antoinette-the end, e mette insieme le scene più belle e significative del film, compresi i ricordi della Regina…
la canzone che accompagna le immagini non la conosco, ma tutto sommato credo si adatti bene alle scene…
Che dire di altro? Che si avvicina il sedici ottobre, quindi aspettatevi un altro post inerente a Maria Antonietta … a dire il vero sono mesi che ho in mente il tributo da dedicarle, non potrebbe mai e poi mai mancare…
Un’ultima piccola aggiunta: come ho già detto, il mio periodo Maria Antonietta-intensive è iniziato da un paio di settimane a questa parte, per questo motivo, proprio due settimane fa, ho visto un altro film in proposito … beh, più o meno … a dire il vero si trattava di uno sceneggiato diviso in quattro puntate, intitolato La Rivoluzione Francese… I titoli ci ciascun episodio erano : 1.La Bastiglia 2.La Costituzione 3.I Processi 4.Il Terrore … devo dire che non è stato male, anche se in certi punti l’ho trovato un filino dispersivo e approssimato (esempio: un secondo prima i parigini, che Dio li benedica, come al solito leggasi con il senso inverso, stanno attaccando la Bastiglia e stanno anche avendo la peggio, due scene dopo sono lì belli felici che festeggiano, cari loro, con la testa insanguinata di De Launay issata su un palo), comunque penso che storicamente sia abbastanza valido, anche se avrei gradito che il processo alla Regina fosse trattato in modo un pelino più approfondito, ma per questo mi sono consolata con L’Autrichienne …
La cosa grandiosa era Robespierre con gli occhiali scuri piccoli e tondi tipo John Lennon … ne avrà avuto davvero un paio simile? bah … ah sì, e come al solito stavo per fracassare il pc durante l’intervento di Hébert, tutto regolare …
Beh basta, penso di aver detto abbastanza e, soprattutto, di aver fatto abbastanza casino … ma ci tenevo comunque particolarmente a nominare questo film che, anche se in lingua francese, rimane tra le visioni che più mi hanno colpita e a cui tengo …
Quali sono le uniche parole in francese che posso tollerare? VIVE LA REINE!! E anzi, visto che per i signorini era tanto dispregiativo VIVE L’AUTRICHIENNE!! Che lo resti pure …

*lady in blue*

PS: Tutte le volte che in questo post ho scritto “Regina” con la lettera maiuscola è stato intenzionale.

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